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La storia



hotel chiareggioL’albergo, racchiuso nel tipico abitato di Chiareggio, offre un ambiente caldo ed accogliente ideale per le vostre indimenticabili vacanze estive. L’interno è un inno alla montagna, ogni angolo ricorda le imprese epiche della famiglia Lenatti che da ben tre generazioni gestisce l’albergo con grande passione.La costruzione dell’albergo risale al periodo successivo alla II Guerra Mondiale ad opera di Lenatti Livio e di sua moglie Schenatti Delfina. Livio da tempo gestiva il rifugio Porro, di proprietà del CAI Milano, situato a circa 2000m e raggiungibile in meno di un’ora di cammino da Chiareggio.

Delfina, invece, gestiva un hotel in affitto, situato di fronteDelfina all’attuale Hotel Chiareggio. Nel 1946, Delfina e Livio decisero di comprare un terreno e con l’aiuto di una famiglia di imprenditori, i Fossati di Sondrio, amici e clienti della famiglia Lenatti, costruirono e aprirono un piccolo albergo, denominato appunto albergo Chiareggio, dal nome della frazione dove sorge. Grazie all’aumento del turismo in Valmalenco, negli anni del dopoguerra, si presentò la necessità di ampliare la struttura. Così nel 1950 ebbero inizio i lavori di costruzione di una seconda parte, nella quale ospitare la nuova cucina e la sala da pranzo al piano terra e nuove camere ai piani superiori.

livioDieci anni dopo, nel 1960, Livio e Delfina decisero di allargare nuovamente la struttura, forti del successo che la località stava avendo da un punto di vista turistico. Sempre più milanesi e brianzoli vennero a conoscenza del piccolo centro abitato immerso nella natura alpina e lo scelsero come luogo per le proprie vacanze estive. Inoltre, gli anni del dopoguerra furono segnati da una forte crescita d’importanza dell’alpinismo e Chiareggio, circondata dal gruppo del Bernina e del Disgrazia, rappresentava una meta significativa. Tutto ciò è testimoniato anche dal numeroso gruppo di guide alpine della Valmalenco formatosi in quegli anni, gruppo del quale faceva parte anche Livio e successivamente suo figlio Enrico e suo nipote Livio. Esse accompagnavano i clienti esperti e non, facendo conoscere le loro magnifiche montagne. Mentre Livio e Delfina completavano la struttura dell’albergo per gestirlo fino al 1985, il figlio Enrico con la moglie Aurelia custodivano il rifugio Porro.

generazione lenattiNel 1986, Livio e Delfina decisero di ritirarsi dalla gestione dell’albergo per lasciare il posto ai figli Enrico ed Alfredo ed alle rispettive consorti, mentre venne scelto Livio, figlio di Enrico alla guida del rifugio Porro. Livio, fin da bambino, aveva sempre lavorato in rifugio e fu ben lieto del compito affidatogli. Insieme alla moglie Flavia, gestì il rifugio Porro, diventato Gerli-Porro in seguito alla costruzione di una seconda ala nel 1992, fino al 1995. Nel 1996, Livio e Flavia scesero a Chiareggio per gestire l’albergo, lasciando con rammarico la gestione del rifugio Gerli-Porro, dopo ben tre generazioni. Giunti in albergo e consci delle nuove regolamentazioni, i due si decisero per una ristrutturazione e una modernizzazione dell’intera struttura, che attualmente conta 18 camere per un totale di 46 posti letto. La ristrutturazione segue uno stile montano ben definito in linea con l’esterno, rimasto inalterato, e con la favolosa natura in cui la struttura è immersa.

 

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